Come funziona il rimborso spese veterinarie?
Detrarre una spesa significa scalare una percentuale dell’importo speso dall’imposta IRPEF dovuta. Le spese veterinarie rientrano tra gli oneri detraibili al 19%, ai sensi dell’art. 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ma solo per la parte eccedente una determinata franchigia ed entro un limite massimo stabilito annualmente.
Per il 2024, potete portare in detrazione il 19% della parte di spesa eccedente la franchigia di 129,11 euro, fino a un massimo detraibile su 550 euro di spesa.
La detrazione avviene in sede di dichiarazione dei redditi, presentando il modello 730 o il modello Redditi PF; non è un rimborso diretto, ma una detrazione d’imposta, ossia una somma che viene sottratta dall’imposta lorda calcolata sui redditi del contribuente.
Le spese veterinarie devono essere tracciate per essere detraibili?
Dal 2020, per poter beneficiare della detrazione del 19% sulle spese veterinarie, è necessario che il pagamento sia effettuato con strumenti tracciabili: carte di credito o di debito, bonifici, assegni bancari o postali, app di pagamento elettronico, estratto conto.
La tracciabilità deve essere dimostrabile: è consigliabile conservare sia la fattura che la prova del pagamento elettronico.
Franchigia delle spese veterinarie da scaricare per il 2024
Nel 2024, la franchigia per le spese veterinarie è fissata a 129,11 euro: si può detrarre solo la parte di spesa che supera tale soglia.
Il tetto massimo di spesa detraibile rimane a 550 euro, confermato anche per quest’anno. Di conseguenza, la detrazione si calcola applicando il 19% all’importo che va da 129,11 a 550 euro.
Per l’anno d’imposta 2024, quindi, il 19% si applica sulla spesa eccedente la franchigia, fino al limite massimo stabilito.
In sintesi: la quota detraibile corrisponde al 19% della spesa che supera 129,11 euro, fino al limite di 550 euro. L’importo massimo detraibile è circa 80,69 euro (cioè il 19% di 420,89 euro).
Si precisa che il tetto di 550 euro è complessivo e si applica alle spese veterinarie sostenute per tutti gli animali posseduti.
Chi può detrarre le spese veterinarie?
La detrazione spetta a tutti i contribuenti fiscalmente residenti in Italia che sostengono spese veterinarie per animali legalmente detenuti per compagnia o attività sportiva.
È pertanto opportuno conservare la documentazione necessaria a riprova della detenzione legittima (microchip, iscrizione anagrafica o fatture intestate al contribuente).
Può usufruire della detrazione il titolare della spesa, ovvero la persona a cui è intestato il documento fiscale indipendentemente dall’effettiva proprietà dell’animale.
Se la fattura è intestata a una persona diversa dal proprietario dell’animale, il contribuente può allegare un’autocertificazione in cui dichiara di aver sostenuto la spesa per un animale di cui si prende cura o che è fiscalmente a carico.
La detrazione del 19% sulle spese veterinarie spetta per interno ai titolari di reddito complessivo inferiori o pari a 120.000 euro, nel rispetto dei limiti previsti. Se il vostro reddito supera tale soglia, la detrazione si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per redditi pari o superiori a 240.000 euro.
Consiglio Santévet
Per le detrazioni occorre lo scontrino parlante, che dovrà riportare il codice fiscale del soggetto destinatario, la natura attestata dal codice di autorizzazione in commercio del farmaco e la quantità dei medicinali acquistati.
Cosa rientra nelle spese veterinarie detraibili?
Sono detraibili tutte le spese sostenute per la cura degli animali domestici legalmente detenuti a scopo di compagnia o pratica sportiva e in particolare:
- Prestazioni professionali rese dal veterinario
- Acquisto di farmaci veterinari prescritti dal veterinario
- Analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie
Gli animali devono essere registrati regolarmente all’anagrafe degli animali d’affezione (es. microchip), anche se non è obbligatorio allegare tale documentazione in fase di dichiarazione.
Quali spese veterinarie non sono detraibili?
- Spese sostenute per animali detenuti a fini commerciali o di riproduzione (allevamenti)
- Spese per toelettatura o trattamenti estetici
- Accessori (collari, cucce, giochi)
- Servizi di dog-sitting o pensione
Modello 730 dell’Agenzia delle Entrate
Le spese veterinarie devono essere indicate nella Sezione I del Quadro E del modello 730 dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso di più spese detraibili (sanitarie, veterinarie, scolastiche), ciascuna deve essere indicata con il relativo codice numerico, anche nello stesso rigo (fino a tre voci per rigo).
Codice spesa 29 modello 730 (righi da E8 a E10)
Il codice 29 identifica specificamente le spese veterinarie detraibili.
È importante ricordare:
- Si può indicare un solo importo complessivo, anche se si sono sostenute più spese in momenti diversi dell’anno.
- La detrazione sarà calcolata automaticamente dal sistema in base ai limiti e alla franchigia.
Bonus animali
Il cosiddetto “bonus animali” non è un’agevolazione distinta, ma è il termine usato informalmente per riferirsi alla detrazione del 19% sulle spese veterinarie.
L’assicurazione veterinaria consente di affrontare serenamente cure mediche per animali, favorendo il rimborso delle spese e la detrazione fiscale con pagamenti tracciabili. Scoprite le formule assicurative per cani e per gatti!