L'essenziale (TL;DR):
- Vista e percezione dei colori: i gatti hanno un'ottima vista notturna e percepiscono i colori in modo diverso dagli umani (dicromatici: blu e verde).
- Differenze tra gatto e cane: rispetto ai cani, i gatti eccellono nella visione notturna e nel rilevamento dei movimenti, mentre i cani hanno un campo visivo leggermente più ampio.
- Prevenzione e cura della vista: molte malattie oculari feline possono compromettere la vista. Controlli veterinari e una dieta bilanciata aiutano a prevenire questi disturbi.
Come funziona la vista dei gatti
La vista dei gatti è straordinaria e molto diversa da quella umana. Anche i colori percepiti non sono gli stessi, e la visione notturna è migliore. Per capire meglio le sue caratteristiche, è utile partire dalla struttura dell’occhio felino.
La struttura dell'occhio dei gatti
Come negli esseri umani, l’occhio del gatto è composto da diverse parti essenziali: la cornea, che protegge e focalizza la luce; la pupilla, che regola la quantità di luce che entra; la retina, il tessuto sensibile alla luce dove si trovano coni e bastoncelli; e il nervo ottico, che trasmette le informazioni visive al cervello.
- I gatti possiedono un numero maggiore di bastoncelli rispetto agli esseri umani. Queste cellule della retina, specializzate nella percezione della luce in condizioni di scarsa visibilità, rendono la loro visione notturna eccezionalmente sviluppata.
- Possiedono inoltre il tapetum lucidum: una struttura riflettente situata dietro la retina che amplifica la luce disponibile, migliorando la visione notturna e responsabile del caratteristico "bagliore" degli occhi dei gatti al buio.
La visione dei nostri amici felini è meno nitida della nostra: il gatto mette a fuoco gli oggetti fino a una distanza di poco più di 6 metri mentre gli esseri umani fino a 30-60 metri. L’acuità visiva di questi animali è quindi migliore a distanze ravvicinate, un aspetto molto utile per la caccia.
I gatti hanno inoltre un campo visivo più ampio di quello degli esseri umani. Gli occhi dei gatti, posizionati leggermente sui lati della testa, garantiscono una visione periferica di circa 200 gradi, mentre agli esseri umani è possibile allargare il campo visivo fino a un massimo di 180 gradi.
Per visione periferica s'intende la capacità di guardare ai limiti del proprio campo visivo senza muovere la testa.
I gatti sono straordinariamente sensibili ai movimenti: individuano rapidamente anche il minimo spostamento, una capacità fondamentale per la caccia.
Uno studio pubblicato nel 2022 ha analizzato le risposte dei gatti a stimoli visivi in movimento e dimostrato che presentano un'acuità visiva inferiore all’uomo (4–6 cicli per grado vs 30 c/deg nell'uomo), ma un'eccellente sensibilità al movimento: rilevano meglio stimoli in movimento rispetto a quelli statici, anche con poca luce.
Abdai, J., Uccheddu, S., Gácsi, M. & Miklósi, Á. (2022). Chasing perception in domestic cats and dogs. Animal Cognition, 25, 1589–1597.
Che colori vedono i gatti?
I gatti vedono i colori, ma in modo molto diverso rispetto agli esseri umani.
Possiedono infatti solo due tipi di coni nella retina, responsabili della loro capacità di riconoscere i colori, il che li rende dicromatici. Distinguono principalmente le sfumature di blu e verde, mentre rosso e arancione risultano poco distinti o sbiaditi.
Questa differenza significa che alcuni colori che per noi sono brillanti possono apparire meno vividi o quasi uniformi agli occhi del gatto.
Inoltre, i gatti hanno la capacità di percepire lunghezze d’onda nell’ultravioletto, una gamma invisibile agli esseri umani. Questo permette loro di distinguere dettagli e contrasti che noi non possiamo percepire. In sintesi, la loro visione dei colori è più limitata rispetto alla nostra, ma sono in grado di rilevare più facilmente movimenti e segnali nell’ambiente circostante.
La visione al buio
I gatti non vedono nell’oscurità completa, ma hanno un’eccellente visione notturna grazie a diversi adattamenti dell’occhio.
Come vedono i gatti le persone?
I gatti sono nictalopi, cioè i loro occhi si sono evoluti per vedere al meglio in condizioni di scarsa luminosità, grazie a diverse caratteristiche anatomiche:
- Pupille regolabili: le pupille dei gatti possono dilatarsi notevolmente per far entrare più luce, migliorando la visione in ambienti poco illuminati.
- Elevato numero di bastoncelli: nella retina i gatti possiedono molti più bastoncelli che coni, le cellule responsabili della visione dei colori. I bastoncelli sono particolarmente sensibili alla luce debole e permettono una visione notturna eccezionale.
- Specchietto riflettente o tapetum lucidum: situato dietro la retina, riflette la luce non catturata dai fotorecettori, aumentando l’efficienza visiva al buio.
Grazie a questi adattamenti, i gatti riescono a distinguere oggetti e movimenti anche con poca luce, qualità essenziale per cacciare e muoversi di notte.
Tuttavia, rispetto agli esseri umani, la loro acuità visiva è inferiore: riescono a percepire le sagome e i contorni degli oggetti, comprese le persone, ma non riescono a mettere bene a fuoco gli oggetti lontani.
Quando osservano un umano, i gatti riconoscono la silhouette, il volto e gli arti, ma si affidano spesso all’olfatto e all’udito più che alla vista per identificare chi hanno di fronte.
Chi vede meglio, il cane o il gatto?
Sono molte le differenze tra la vista dei cani e dei gatti. Ecco le principali:
- Percezione dei colori: i gatti distinguono soprattutto tonalità di blu e verde, mentre rosso e arancione appaiono sbiaditi. I cani, invece, percepiscono principalmente blu e giallo, ma rosso e verde risultano simili a grigi.
- Campo visivo: i gatti hanno un campo visivo di circa 200 gradi, con ottima visione periferica, mentre i cani di 240 gradi, a seconda della razza, con buona visione periferica.
- Acuità visiva: i gatti hanno una visione meno nitida rispetto agli umani, ma eccellente visione notturna; i cani hanno una visione meno dettagliata e vedono meglio a distanza che da vicino.
- Visione notturna: entrambe le specie sono dotate di tapetum lucidum, ma i gatti eccellono nella visione al buio, riuscendo a muoversi e cacciare con pochissima luce.
- Sensibilità al movimento: sia cani sia gatti rilevano rapidamente i movimenti, ma i gatti sono particolarmente abili a captare anche i minimi spostamenti, rendendoli predatori notturni molto efficienti.
In sintesi, i gatti vincono se prendiamo in considerazione la visione notturna e il rilevamento dei movimenti ravvicinati, mentre i cani possono avere un leggero vantaggio in termini di campo visivo e percezione a distanza.
La risposta a “chi vede meglio” dipende quindi dal contesto: al buio e per piccoli dettagli in movimento, il gatto è imbattibile; se si tratta invece di visione generale in spazi aperti e durante il giorno, il cane sembra avere una vista migliore.
Di seguito una tabella riassuntiva che riprende i suddetti punti:
| GATTO | CANE | UOMO | |
| Acuità visiva | Migliore da vicino | Migliore da lontano | Nitida da vicino e da lontano |
| Campo visivo | 200 gradi | 240 gradi | 180 gradi |
| Colori percepiti | Blu, verde | Blu, giallo | Tutti |
| Visione notturna | Eccellente | Buona | Scarsa |
| Sensibilità al movimento | Molto alta | Alta | Media |
Malattie oculari e prevenzione
I gatti possono sviluppare diverse malattie oculari, alcune delle quali richiedono interventi specifici per proteggere la vista. Adottare misure preventive può contribuire a mantenere una buona vista.
Le patologie più diffuse
I gatti possono soffrire di varie malattie oculari che possono compromettere la loro vista. Ecco alcune delle più comuni:
- Cataratta: si tratta dell'opacizzazione del cristallino dell'occhio, che causa visione offuscata. Tra i sintomi pupille bianche o grigie, difficoltà a vedere, inciampi frequenti. Il trattamento prevede un intervento di chirurgia per rimuovere il cristallino opacizzato.
- Glaucoma: è l'aumento della pressione intraoculare che può danneggiare il nervo ottico. I sintomi più comuni sono occhio rosso e dolorante, pupilla dilatata, perdita della vista. Si tratta con farmaci per ridurre la pressione intraoculare o chirurgia.
- Congiuntivite: La congiuntivite felina è l'infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste l'interno delle palpebre. Alcuni sintomi sono occhi rossi, gonfiore, secrezione, lacrimazione eccessiva. Si cura con antibiotici o farmaci antivirali, pulizia degli occhi.
- Uveite: si tratta dell'infiammazione dell'uvea, la parte dell'occhio che include l'iride e il corpo ciliare. Tra i sintomi più comuni occhio rosso, pupilla ristretta, sensibilità alla luce, dolore. Il trattamento prevede la somministrazione di steroidi e farmaci antinfiammatori.
- Atrofia progressiva della retina (PRA): il termine indica una malattia genetica che causa la degenerazione della retina, che si manifesta con perdita della visione notturna seguita da perdita della visione diurna. Non esiste una cura, ma i gatti possono adattarsi gradualmente alla perdita della vista.
- infezioni oculari: possono essere causate da batteri, virus, funghi o parassiti. Si manifesta attraverso sintomi come secrezione, rossore, gonfiore, dolore. Si cura con antibiotici, farmaci antivirali o antifungini a seconda dell'agente causale.
- Entropion: è una condizione in cui il margine della palpebra si rivolge verso l'interno, causando irritazione della cornea. Si presenta con sintomi quali lacrimazione, arrossamento, dolore. Per trattare la patologia, occorre effettuare un intervento di chirurgia per correggere la posizione della palpebra.
Se sospetti che il tuo gatto abbia problemi agli occhi, è importante portarlo da uno specialista per una diagnosi e un trattamento adeguati.
L'assicurazione sanitaria gatti è fondamentale per coprire le spese veterinarie legate a malattie oculari, come quelle elencate sopra, o altre comuni malattie che possono colpire i gatti. Queste condizioni possono richiedere trattamenti costosi e continui. Avere un'assicurazione garantisce che il gatto riceva cure tempestive e adeguate, proteggendo la sua salute e la tua tranquillità finanziaria.
Cosa fare per prevenire i disturbi oculari
Portare il gatto dal veterinario almeno una volta all’anno è fondamentale per individuare precocemente eventuali malattie oculari, come cataratta, glaucoma o PRA.
Ma prevenire è altrettanto importante: seguire alcune buone abitudini quotidiane può ridurre il rischio di disturbi agli occhi. Nei gatti con lacrimazione o secrezioni frequenti, ad esempio, è utile pulire delicatamente occhi e contorno palpebrale con soluzioni consigliate dal veterinario. Evitare ambienti polverosi, sporchi o esposti a agenti infettivi contribuisce ulteriormente a mantenere gli occhi sani.
La dieta gioca un ruolo chiave nella salute oculare. Assicuratevi che il vostro micio o gatto segua una dieta bilanciata, ricca di nutrienti essenziali come la vitamina A, fondamentale per la salute della retina, e gli omega-3, potenti antiossidanti che supportano la salute oculare.
Una buona alimentazione, ricca appunto di vitamina A e omega-3, può supportare la prevenzione di disturbi agli occhi e favorire una vista sana nel tempo. Altri antiossidanti come vitamina E e luteina possono supportare ulteriormente il benessere oculare.
Il consiglio Santévet: Per proteggere la vista del tuo gatto, è importante combinare controlli veterinari regolari con alcune buone abitudini quotidiane: pulire delicatamente gli occhi in caso di lacrimazione, evitare ambienti polverosi o contaminati, e garantire una dieta equilibrata ricca di vitamina A, omega-3 e altri antiossidanti.
Curare la salute oculare del proprio gatto significa proteggere una funzione essenziale per la sua quotidianità, associando prevenzione, alimentazione e attenzione ai segnali di disagio visivo.
Fonti:
https://link.springer.com/article/10.1007/s10071-022-01643-3
https://it.cats.com/vista-del-gatto-vs-vista-umana
https://clinicalaveterinaria.it/come-vedono-i-cani-e-i-gatti/